jueves, 22 de diciembre de 2011

LA CATEDRAL DESDE LA ARQUITECTURA ROMÁNICA A LA GÓTICA, EL TRASFONDO TEOLÓGICO

En las catequesis de las semanas anteriores presenté algunos aspectos de la teología medieval. Pero la fe cristiana, profundamente arraigada en los hombres y las mujeres de aquellos siglos, no dio origen solamente a obras maestras de la literatura teológica, del pensamiento y de la fe. Inspiró también una de las creaciones artísticas más elevadas de la civilización universal: las catedrales, verdadera gloria del Medievo cristiano. Durante casi tres siglos, a partir de comienzos del siglo XI, en Europa se asistió a un fervor artístico extraordinario. Un antiguo cronista describe así el entusiasmo y la laboriosidad de aquellos tiempos: "Sucedió que en todo el mundo, pero especialmente en Italia y en las Galias, se comenzaron a reconstruir las iglesias, aunque muchas de ellas, que todavía estaban en buenas condiciones, no necesitaban esa restauración. Era como una competición entre un pueblo y otro; parecía que el mundo, liberándose de los viejos andrajos, por todas partes quisiera revestirse del blanco vestido de nuevas iglesias. En definitiva, los fieles de entonces restauraron casi todas las iglesias catedrales, un gran número de iglesias monásticas e incluso oratorios de pueblo" (Rodolfo el Glabro, Historiarum 3, 4).

XVI Convegno Liturgico per Seminaristi


Roma, 28 – 30 dicembre 2011
Istituto Maria SS. Bambina
Via Paolo VI, 21


Il convegno è aperto ai seminaristi dei corsi di teologia ed agli alunni degli studentati religiosi
La quota di iscrizione è di Euro 40,00
Il costo del pacchetto comprensivo di quota di iscrizione e alloggio è di Euro 240,00
Per avere informazioni sulle modalità di iscrizione e sulla disponibilità delle stanze, si prega di contattare la Segreteria del CAL: tel. 06 4741870 - centroazioneliturgica@email.it

ANTONI GAUDÍ, “L’ARCHITETTO DI DIO” 6/7

Una delle poche passioni che Gaudí aveva conservato, nell’ultimo periodo della sua esistenza terrena, era l’amore per la musica. Alla fine della sua giornata di lavoro, specialmente la domenica, gli piaceva fare una lunga passeggiata a piedi che terminava all’oratorio di San Filippo Neri. Qui sostava in preghiera tutte le vigilie e si estasiava con la messa cantata. Considerava il canto gregoriano come un prolungamento della sua arte. O, piuttosto, il contrario, l’architettura era per lui una riproduzione in pietra del canto d’elogio che rappresentava il gregoriano. Il legame con l’Oratorio era rinforzato anche dalla presenza di un sacerdote singolare, il Padre Agustín Mas Folch, che era il suo direttore spirituale e che sarà ucciso nel 1937, durante la persecuzione religiosa. E sarà anche questa passione ad essergli fatale.